Gianluca Grignani ha parlato, in una lunga e interessante intervista, di Vasco Rossi: le dichiarazioni del cantante.
Gianluca Grignani è uno dei personaggi più controversi e interessanti del mainstream italiano, e questo è fuor di dubbio ormai da anni. Una rockstar prestata al pop, sempre pronto a ribellarsi contro ciò che non apprezza, sempre pronto a rischiare per far valere la propria musica. E del tutto affrancato rispetto ad alcune dinamiche dello spettacolo. Se c’è da dire una cosa, la dice, senza troppi giri di parole. Ad esempio, in una recente intervista a Il Messaggero, ha parlato apertamente di Sanremo, Festivalbar e anche di Vasco Rossi, raccontando qualcosa del rocker di Zocca che sembrerebbe andare contro la sua anima di idolo intoccabile della musica italiana.
Il pensiero di Gianluca Grignani su Vasco Rossi
Nel corso della sua interessante chiacchierata con la stampa, il cantante di La mia storia tra le dita ha voluto citare anche il Blasco, in risposta al fatto che proprio il Blasco ha a sua volta citato L’aiuola, uno dei brani più famosi di Grignani, in Ti taglio la gola nella versione del suo recente tour.
Parlando del rocker di Zocca, l’artista milanese ha ammesso che i due in fondo sono simili, hanno una base di ribellione comune e amano godere tantissimo. Tuttavia, qualche differenza c’è. Spiega Grignani: “Lui è furbo, cita L’aiuola su un pezzo come Ti taglio la gola proprio per eludere le polemiche. Ha usato me per non essere messo alla gogna“. Parole importanti, che anticipano un vero e proprio affondo: “Chi lo conosce bene dice che è un serpente ammaliatore“.
Gianluca Grignani racconta Sanremo 2022
Nel corso dell’intervista, ovviamente, non si è potuto non affrontare l’argomento della sua partecipazione come ospite di Irama a Sanremo 2022. Molti fan e hater furono infatti critichi sui social riguardo alla sua performance. Ma le parole scritte sui social o sui giornali non lo hanno ferito, ammette Grignani: “Alla fine si è parlato solo di me, è come se il Festival lo avessi vinto io“.
Tornando al passato, invece, non può non ricordare quel Festivalbar in cui si rifiutò di cantare in playback. Nell’occasione, svela di essere stato provocato da Fiorello con parole che non possono essere riferite. Corse quindi sul palco già nervoso, perché aveva chiesto di poter cantare dal vivo ma non aveva avuto una risposta chiara. Per il pubblico aveva preparato un’esibizione particolare e non avrebbe accettato il playback. Quando scoprì che la base era effettivamente presente, si infuriò e smise di mimare l’atto di cantare.
Dal pubblico qualcuno se la prese e gli tirò una biglia su un occhio: “Lo puntai. Volevo scendere a prenderlo a pizze, la sicurezza mi fermò“. Anche questo è Grignani. Un uomo rock prestato a una scena mainstream che forse, a un personaggio come lui, starà sempre troppo stretta.